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È Giuseppe Catozzella il vincitore della prima edizione del Premio Strega Giovani, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Bellonci e da Strega Alberti Benevento in collaborazione con Unindustria e con il sostegno di Eni.
L’autore più votato dalla giuria composta da quattrocento ragazzi (come gli Amici della domenica), provenienti da oltre quaranta scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero (Berlino, Bucarest, Parigi), è stato proclamato oggi pomeriggio a Palazzo Montecitorio alla presenza della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.
Giuseppe Catozzella, candidato al Premio Strega 2014 con Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) è stato scelto da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni raccolti in gruppi di lettura di dieci per scuola. I ragazzi hanno letto le dodici opere concorrenti al LXVIII Premio Strega e votato telematicamente. Al vincitore sarà consegnato un assegno di 3000 euro nel corso della serata conclusiva del Premio Strega, giovedì 3 luglio a Villa Giulia.
Nel corso della cerimonia di proclamazione del vincitore, condotta da Edoardo Nesi, scrittore Premio Strega 2011 e deputato in questa legislatura, il presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro e il vice presidente dell’Associazione Civita Nicola Maccanico hanno ricordato Antonio Maccanico (1924-2013), giovane funzionario della Camera dei deputati nel 1947 poi più volte deputato e ministro, nonché presidente della Fondazione Bellonci dalla sua istituzione nel 1986 al 2012.
Sono stati quindi invitati sei ragazzi a leggere le motivazioni del loro voto (selezionate tra le circa duecento ricevute dalla Fondazione), ciascuna relativa a una delle sei opere più votate dalla giuria dei giovani:
1. Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella (voti 93) – «È un libro che non solo merita di essere letto ma che dovrebbe entrare nel patrimonio di tutti, specialmente di quelle persone che considerano l’immigrazione un problema da affrontare con il ferro e con il fuoco» (Vivian Vallet, Liceo Scientifico Statale Gramsci di Ivrea).
2. unastoria (Coconino Press – Fandango) di Gipi (voti 41) – «Bianco e nero. Tratto nervoso. Costruzione di forme indefinite, sempre cangiati nei corpi leggeri. Inverosimilmente mi trovo catapultata in una gamma di colori accesi, quelli che mi usurpano, m’incombono ed è fatta, ci sono dentro» (Iulia Usai, Liceo Scientifico Pacinotti di Cagliari).
3. Come fossi solo (Giunti) di Marco Magini (voti 37) – «L’attualità e la crudezza con cui viene presentato il romanzo sono un vero e proprio pugno nello stomaco per il lettore, che di fronte agli orrori della guerra si ritrova inspiegabilmente complice» (Davide Goshen, Liceo Scientifico Donatelli-Pascal di Milano).
4. Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) di Francesco Piccolo (voti 30) – «Non è facile trovare il giusto equilibrio e raccontare la storia contemporanea evitando che la narrazione di sé prenda il sopravvento, o che i fatti fagocitino la personalità individuale. Eppure Francesco Piccolo riesce a vincere questa sfida» (Alessia Depetri, Liceo Classico Romagnosi di Parma).
5. Bella mia (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio (voti 26) – «È un libro toccante, in grado di trattare un argomento recente e scomodo senza quel pietismo e quella banalità in cui spesso si incappa quando si ricordano eventi simili» (Livia Sestili, Liceo Classico e Linguistico Catullo di Monterotondo).
6. La terra del Sacerdote (Neri Pozza) di Paolo Piccirillo (voti 26) – «Il protagonista, come la sua terra, subisce una metamorfosi, matura e comincia a produrre i frutti del bene. Infatti è questa terra la vera protagonista: lei cela i segreti, lei nasconde, protegge, dà speranza o fa incontrare la morte» (Angelica Lucietto, Istituto d’Istruzione Superiore Lucrezio Caro di Cittadella).
I voti degli altri candidati:
Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori) di Antonella Cilento, voti 22
Il padre infedele (Bompiani) di Antonio Scurati, voti 22
Nella casa di vetro (Gaffi) di Giuseppe Munforte, voti 21
Storia umana e inumana (Bompiani) di Giorgio Pressburger, voti 17
Ovunque, proteggici (nottetempo) di Elisa Ruotolo, voti 10
La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie) di Francesco Pecoraro, voti 8
I dodici autori concorrenti si ritroveranno per la selezione della Cinquina dei finalisti del Premio Strega 2014 in Casa Bellonci, sede della Fondazione, mercoledì 11 giugno alle 19 con lo spoglio dei voti degli Amici della domenica, ai quali si aggiungono 60 lettori forti selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane e quindici voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto. Il seggio sarà presieduto da Walter Siti, vincitore del Premio Strega 2013. La serata sarà trasmessa in diretta streaming da Rai Letteratura sul sito www.letteratura.rai.it e su www.premiostrega.it.
Domani, martedì 10 giugno, vigilia della prima votazione, gli autori candidati incontreranno i lettori per un reading collettivo, a Roma, alle ore 18, presso l’IBS.it Bookshop di Via Nazionale 254-255.