CATEGORIA Festival
30 settembre 2018. Sta per chiudersi la XIV edizione di Torino Spiritualità (26-30 settembre), festival dedicato alle grandi domande dell’essere umano che quest’anno ha intrecciato lezioni, dialoghi, incontri e letture intorno all’obiezione più gentile ma irriducibile, pronunciata contro l’opacità dei nostri tempi. Preferisco di no, il tema tanto attuale e l’invito, raccolto da grandi ospiti italiani e internazionali, per un racconto intenso sul significato del prender parte, del rifiutarsi, del disobbedire, del protestare, in maniera raccolta e intima, oppure apertamente schierata: da sdraiati come l’ozioso Oblomov, o brandendo l’arma della parola, come il coraggioso Cyrano.
I NUMERI DEL FESTIVAL
Un’edizione di sold out e lunghe code: più di 100 eventi, in oltre 30 location come il Teatro Carignano, il Teatro Gobetti, il Circolo dei lettori, l’Aula Magna della Cavallerizza Reale, il MAO Museo d’Arte Orientale.
Coinvolti decine di istituzioni e associazioni del territorio e oltre 80 volontari, tra i quali anche studenti del progetto alternanza scuola-lavoro.
“Abbiamo contato 18.000 presenze – dichiara Maurizia Rebola, direttore della Fondazione Circolo dei lettori – Il pubblico si è dimostrato più che mai appassionato e grato, in molti già in attesa della prossima edizione. Quella del festival è una comunità sempre più curiosa di donne e uomini che hanno deciso di interrogarsi sul “no” e ascoltare, attenti, le 150 voci di Torino Spiritualità. Fondamentale il sostegno delle istituzioni e dei partner che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione.”
GLI INCONTRI PIÙ SEGUITI
Tra gli eventi sold out, quelli con Asha Phillips, che ha inaugurato il festival, Gino Strada e la sua lezione contro la violenza, Francesco Guccini, tra racconti, canzoni e infiniti applausi insieme a Gabriella Fenocchio, Vito Mancuso con la sua seguitissima conferenza intorno all’”eresia”; Massimo Recalcati e Enzo Bianchi in un inedito dialogo su Gesù, profeta disarmato; Alessandro Bergonzoni, con il suo appello a “dissentire”, sì, ma soprattutto a “sentire”; Alberto Maggi, che ha invitato a non guardare al passato e a concentrarsi sul presente per coglierne la meraviglia; François Jullien, che ha sfatato il mito secondo cui solo quando le cose della vita coincidono, possiamo essere appagati.
Molto apprezzati dal pubblico anche il reading con Massimo Popolizio da Post Office e gli appuntamenti con la filosofa Edith de la Héronnière, Mariangela Gualtieri e le sue poesie recitate a memoria, Maurizio Maggiani e Luigi Verdi sul concetto di sacro, Marco Damilano e Andrea Riccardi sull’egoismo, gli esploratori Erling Kagge e Franco Michieli, il parroco di Aleppo Ibrahim Alsabagh con il racconto commovente di una città in guerra.
Gli appuntamenti proseguono fino a stasera con, tra gli altri, la giornalista israeliana Amira Hass, lo scrittore Fredrik Sjöberg, Vittorino Andreoli con le eremite Paola Biacino e Antonella Lumini, i Premi Strega Edoardo Albinati e Paolo Giordano, Umberto Galimberti, Giovanni Lindo Ferretti e il reading di Paolo Nori da Oblomov.
I tre libri più venduti dal bookshop del festival, curato dalla Libreria Therese, sono stati Canzoni (Bompiani) di Francesco Guccini, con introduzione e commento di Gabriella Fenocchio, I no che aiutano a crescere (Feltrinelli) di Asha Phillips e Ventuno giorni per rinascere (Mondadori) di Franco Berrino, Daniel Lumera e David Mariani.
Questo e molto altro ancora è stato Torino Spiritualità, progetto della Fondazione Circolo dei lettori, realizzato con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Con il Patrocinio di Università degli Studi di Torino. Media partner La Stampa e Doppiozero. Partner EXKi, Yogi Tea, La Perla. Partner tecnici Ferrafilm, Ibs.it, Victoria Hotel.