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Il vincitore dell’undicesima edizione del Premio Lagrange – Fondazione CRT, il premio istituito dalla Fondazione CRT – Cassa di Risparmio di Torino e coordinato dalla Fondazione ISI – Istituto per l’Interscambio Scientifico di Torino, è César Hidalgo, scienziato di origine cilena oggi professore al MIT di Boston. Oggi, giovedi 15 novembre, alle 18 ha luogo la cerimonia di consegna del premio nell’elegante cornice del Piccolo Teatro Regio di Torino.
Nato nel 1979, laureato in fisica all’Universidad Catolica de Chile, con PhD a Notre Dame (Indiana, USA) e postdoc a Harvard, César Hidalgo è professore associato di Media, Arts and Sciences presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove dirige il gruppo di ricerca Collective Learning. Nel 2014 è stato co-autore di The Atlas of Economic Complexity: Mapping Paths to Prosperity, un volume che misura la situazione economica di 128 Paesi e la presenta attraverso un innovativo kit di mappe e visualizzazioni (una versione online è ospitata su atlas.media.mit.edu). Il suo ultimo libro L’evoluzione dell’ordine. La crescita dell’informazione dagli atomi alle economie (Bollati Boringhieri, 2016) è stato tradotto in oltre dieci lingue. A Hidalgo si devono alcune popolari piattaforme di “data visualization” (The Observatory of Economic Complexity, DataViva, Pantheon, Immersion, DataUSA, DataAfrica, DataChile), che hanno ricevuto oltre 100 milioni di contatti e numerosi riconoscimenti. Lo scienziato cileno è anche tra i fondatori di Datawheel LLC, società specializzata nella creazione di motori per la visualizzazione dei grandi dati che si propone l’obiettivo di “rendere l’informazione del mondo accessibile e comprensibile per il beneficio della collettività”.
Queste le motivazioni della giuria del Premio Lagrange – Fondazione CRT:
Il Premio Lagrange – Fondazione CRT 2018 è stato assegnato al Prof. César Hidalgo per il suo rilevante lavoro multidisciplinare che si colloca all’intersezione tra scienza dei sistemi complessi, economia, scienza dei dati e visualizzazione dei dati. Il prof. Hidalgo è stato un pioniere nell’area della complessità economica, nello sviluppo di piattaforme per la distribuzione e la visualizzazione di dati liberi che rendono accessibili i grandi volumi di dati necessari all’innovazione civile e di governo. Il Prof. Hidalgo adegua approcci matematici e di scienza delle reti allo studio dello sviluppo economico e crea strumenti informatici software per facilitare l’apprendimento nelle organizzazioni da cui emergono contributi rivoluzionari per la comprensione dei meccanismi con i quali i gruppi, le organizzazioni, le città e le nazioni imparano.
Dal 2008, il Premio Lagrange – Fondazione CRT premia i ricercatori che si distinguono per l’eccellenza negli studi nella scienza dei sistemi complessi, un settore dinamico e interdisciplinare dove l’evoluzione della ricerca scientifica va di pari passo con l’innovazione tecnologica, con influenze sempre più pronunciate sulla società (economia, finanza, medicina e salute pubblica, comunicazione, non profit). Nelle undici edizioni del Premio, dal 2010 riservato a giovani ricercatori, la giuria coordinata dalla Fondazione ISI ha riconosciuto il lavoro di scienziati dall’origine molto eterogenea – sia dal punto di vista geografico sia per la disciplina scientifica di riferimento – via via compilando una mappa globale della più brillante scienza contemporanea della complessità.
Nell’Albo d’Oro del Premio, il nome di César Hidalgo va ad aggiungersi a quelli di Yakov Grigorievich Sinai (matematico, Russia, 2008), William Brian Arthur (economista, UK, 2008), Giorgio Parisi (fisico, Italia, 2009), James J. Collins (bioingegnere, USA, 2010), Albert László Barabási (fisico, Ungheria/USA, 2011), Lada Adamic (studiosa di reti sociali, USA, 2012), Xavier Gabaix (economista, Francia, 2012), Duncan J. Watts (sociologo e studioso di reti sociali, Australia, 2013), Mark Newman (fisico, UK, 2014), Panos Ipeirotis (informatico, Grecia, 2015), Jure Leskovec (informatico, Slovenia, 2015), John Brownstein (epidemiologo, Canada, 2016) e Danielle S. Bassett (fisica e neuroscienziata, USA, 2017).
“La scienza dei sistemi complessi è strettamente legata al nostro domani”, dice Mario Rasetti, presidente e fondatore di Fondazione ISI. “Il Premio Lagrange – Fondazione CRT si rivolge a quei giovani ricercatori che in tutto il mondo stanno aprendo nuove strade, spesso seguendo un approccio multidisciplinare e sviluppando modelli innovativi. È un riconoscimento che guarda al futuro della scienza. Per questo è stato deciso anche quest’anno di accompagnarlo con un breve momento di poesia e teatro che si ponga come una condivisione dei momenti alti e delle tensioni della ricerca e della scienza nel suo divenire: non una divulgazione, ma il provare a portare chi ci ascolta sul ponte che gli scienziati gettano verso futuro. La performance La danza della mente vuole farci entrare nei processi e mostrarci i traguardi verso cui stiamo avanzando nello studio del cervello umano”.
“La filantropia istituzionale inizia a guardare con sempre maggiore interesse alle opportunità offerte dall’applicazione dei Dati per scopi sociali, in modo da rafforzare la trasparenza e l’efficacia del proprio operato e massimizzare la creazione di valore anche in un’ottica redistributiva”, dichiara il Segretario Generale di Fondazione CRT e Presidente di EFC Massimo Lapucci. “César Hidalgo con i suoi lavori originali e pionieristici volti, in particolare, a far comprendere meglio la crescita economica attraverso gli strumenti della teoria della complessità, contribuisce a rendere più accessibile e fruibile il patrimonio dell’informazione a beneficio di tutti. Una finalità certamente coerente con quella della Fondazione CRT che, anche per questo motivo, aprirà nel 2019, alle OGR di Torino, un hub della Data Science for Philanthropy, in collaborazione con Fondazione ISI: un innovativo centro di ricerca che mirerà a fornire nuovi strumenti scientifici per una migliore identificazione dei bisogni sociali, una più chiara definizione delle azioni da mettere in campo e una più puntuale misurazione dell’impatto degli interventi”.
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