CATEGORIA Fiere
La seconda anteprima di Tempo di Libri invita a guardare nello specchio della vita – “ciò che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti”, come diceva John Lennon. Dopo la riflessione su dissidenza e libertà di pensiero con Asli Erdogan, il percorso di avvicinamento alla nuova Fiera dell’Editoria Italiana (dal 19 al 23 aprile 2017 a Fiera Milano Rho) prosegue giovedì 16 febbraio a Milano al Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6, ore 18.30) con lo scrittore e saggista statunitense Jonathan Safran Foer. A dialogare con lui sul senso del limite e della finitezza che emerge dal suo ultimo romanzo, sarà Chiara Valerio, curatrice del programma generale della Fiera, accompagnata dalle letture dell’attore Fabrizio Gifuni. Safran Foer è in Italia per ritirare il premio de “la Lettura” del “Corriere della Sera”, che gli sarà consegnato mercoledì 15 febbraio alla Triennale di Milano: Eccomi (Guanda) è stato il libro più votato dalla giuria di redattori e collaboratori del supplemento, scrittori, giornalisti e studiosi che hanno scelto fra i titoli usciti nel 2016.
Nell’alfabeto di Tempo di Libri questo appuntamento rimanda alla N di numero: in che misura, se è quantificabile, è possibile restare fedeli a se stessi pur affrontando i limiti che la vita impone, la finitezza tipica dell’umano? E come esprimere in valori assoluti gli effetti di quegli eventi improvvisi che, quando colpiscono, portano inevitabilmente a interrogarsi sul senso dell’esistenza, della trascendenza, delle scelte che si hanno o meno? “Tutte le mattine felici si assomigliano, esattamente come tutte le mattine infelici”, scrive l’autore: tutto sta nel capire quale sia lo spazio della vita e quale quello della letteratura, e quanto Jonathan Safran Foer riesca a misurare l’uno con l’altro. Ad esempio, cosa misurano le parole, sulla pagina e nella vita di Jacob, il protagonista, che scrive sit-com per la televisione?
La storia, ambientata a Washington, è un intreccio di legami famigliari, tragedie storiche, identità e cultura ebraica. Al centro, una famiglia sull’orlo della crisi: Jacob e Julia, sua moglie, si stanno separando, hanno tre figli, una casa e due lavori, molte regole kosher da rispettare, relazioni e proporzioni. E la separazione, come in una divisione matematica, è un modo di ridurre a termini minimi, semplificare, un modo di lasciarsi senza drammi ma neppure consolazioni. Se lo stare al mondo consiste nello stabilire le distanze, Safran Foer ha scritto un romanzo di regole metriche dove la discussione da camera di una coppia che si lascia riempie il mondo intero. Senza discontinuità. Accomodatevi nel salotto dei Bloch.
L’impegno di Tempo di Libri per la difesa della libertà di pensiero e di espressione, iniziato con l’anteprima dedicata alla dissidenza, in compagnia di Asli Erdogan e Pinar Selek, prosegue anche in questo secondo appuntamento. La serata sarà infatti introdotta dalla lettura di una pagina tratta dal libro La maschera della verità di Pinar Selek (Fandango). Il suo processo, in corso da molti anni, è appena stato riaperto: il pubblico ministero si è infatti appellato alla Corte Suprema contro la sentenza di assoluzione che, lo scorso dicembre, aveva prosciolto la sociologa – per la quarta volta – da tutte le accuse.
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L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento posti
R.S.V.P.
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