CATEGORIA Progetti culturali
A 70 anni dal giorno che ha inaugurato una vita nuova per il nostro Paese, le celebrazioni sono l’occasione per rinnovare la memoria di ciò che è stato e l’impegno a costruire un futuro condiviso di accoglienza, apertura, innovazione, forti della nostra identità e di tutte quelle che giungono ad arricchirla. A questo appello civile risponde il Polo del ‘900 con una serie di incontri, mostre, dibattiti e proiezioni dedicati alla Liberazione, alla Resistenza, ai Diritti, al Lavoro, per tutto il mese di aprile e in particolare nei giorni fra il 23 aprile e il 1 maggio: in un unico programma di incontri e approfondimenti culturali, il significato storico e ideale del 25 aprile si accompagna a quello del 1 maggio, Festa dei lavoratori che ricorda le difficoltà e le lotte affrontate in tutto il mondo per la conquista di dignità e diritti fondamentali. La Storia apre le porte al futuro, claim ufficiale del nuovo centro culturale istituito dalla Compagnia di San Paolo insieme alla Città di Torino e alla Regione Piemonte, esprime lo spirito di cura e investimento con cui è stato ideato il fitto calendario di eventi, che si snoderà principalmente fra le sale del Museo Diffuso della Resistenza, dell’Istoreto-Istituto per la storia della Resistenza e dell’ANCR-Archivio Cinematografico della Resistenza.
“Una delle sfide più importanti a cui siamo sottoposti oggi è quella di essere selettivi: di fronte a una realtà sempre più complessa e ricca di stimoli, bisogna analizzare con attenzione i bisogni e le richieste della società, puntando con forza sulla qualità. Ma la qualità deve sapersi comunicare, rendersi fruibile, non restare appannaggio di pochi.”, afferma Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo. “Per noi il Polo del ‘900 è un progetto molto importante proprio perché risponde a questi criteri: si tratta di un’iniziativa di alto spessore culturale, che darà l’opportunità ai cittadini di frequentare un centro culturale di incontro dove dialogare e informarsi. Un progetto nel quale la Compagnia di San Paolo crede molto, al punto da investirvi sia in risorse economiche che umane”.
Si parte con una serie di eventi organizzati dai 12 partner del Polo del ‘900 che, entro fine anno prenderanno sede presso i Quartieri Militari juvarriani. Il Polo diventerà un centro culturale dinamico, interdisciplinare, aperto alla cittadinanza, a studiosi italiani e stranieri, e rivolto soprattutto alle nuove generazioni e ai nuovi cittadini. Si occuperà di temi legati all’attualità a partire dalle esperienze e dalle competenze dei diversi soggetti che stanno lavorando al progetto, depositari di fonti documentarie significative, impegnati nella ricerca e nell’animazione intorno al Novecento e alla contemporaneità.
Le celebrazioni del settantesimo anniversario della Liberazione d’Italia rappresentano un momento ideale per anticipare e condensare lo spirito del progetto. Le numerose iniziative che coinvolgono tutti gli enti del Polo del ‘900 sono precedute, giovedì 23 aprile alle 19.30, dalla tradizionale fiaccolata della Liberazione organizzata dall’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, a cui il Polo partecipa con un proprio striscione, unendosi al ritrovo in Piazza Albarello alle 20 (fino alla stessa ora, in via straordinaria, resterà aperto al pubblico il Centro Studi Piero Gobetti).
Sabato 25 aprile: tante le iniziative a partire dalla mattinata e apertura di tutti gli Istituti che hanno sede a Palazzo San Celso dalle 15 alle 20. Saranno visitabili il Museo Diffuso della Resistenza, l’ANCR-Archivio Cinematografico della Resistenza, il Centro Studi Primo Levi e l’Istoreto-Istituto per la Storia della Resistenza. Nel simmetrico Palazzo San Daniele, anch’esso disegnato da Filippo Juvarra e ancora interessato da lavori edilizi, sono previste visite guidate al cantiere la mattina su prenotazione. Gli eventi pressi i Quartieri Militari iniziano alle 10, con Il Jazz della Liberazione, promosso da Città di Torino, Consiglio Regionale del Piemonte in collaborazione con Museo Diffuso della Resistenza, Istoreto e ANCR: un’orchestra dixieland itinerante a bordo di mezzi militari d’epoca farà tappa nei luoghi simbolo della memoria cittadina, raccontandoli attraverso la musica e le parole di un attore. Due i momenti clou: al mattino presso la stazione GTT Torino Ceres e di pomeriggio alla Ex Conceria Fiorio. Sempre nel pomeriggio, alle 16 sarà proiettata l’opera vincitrice della sezione di concorso “Memoria Storica del XIX” al Valsusa Filmfest (presso la Sala conferenze del Museo Diffuso della Resistenza) e alle 17.30 presso il porticato dello stesso Museo si esibirà il gruppo Babemalà, con un mix di brani strumentali, pezzi cantati e danze tipiche della tradizione folk italiana, inclusi naturalmente i canti simbolo della Resistenza. A seguire, il pubblico potrà assistere a una serie di proiezioni al Cinema Massimo. La festa prosegue domenica alle 11 (Sala conferenze, Museo Diffuso) con la presentazione del volume Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino, realizzato da Istoreto, Museo Diffuso in collaborazione con l’ANPI provinciale di Torino, AFC spa Servizi Cimiteriali della Città di Torino con il contributo del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte. A seguire, visita guidata alla scoperta di alcune lapidi nei dintorni del Museo, a cura di Barbara Berruti e Cesare Alvazzi, primo dei Percorsi a piedi alla scoperta delle lapidi cittadine che saranno proposti in forma gratuita alla cittadinanza nel mese di maggio (in alternativa: il 2, il 9, il 17 e il 24 maggio).
Le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione proseguono durante la settimana e si intrecciano con il tema del lavoro, la dimensione contadina e operaia del territorio: martedì 28 aprile alle 12,30 parte il progetto della Compagnia di San Paolo “La liberazione è una corsa”, ideato e realizzato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, in un luogo originale, la pagina Facebook “Corri verso la Liberazione”. Si tratta di un percorso che racconta la corsa del 28 aprile 1945 di Carlo che dalla Caserma di Via Asti, trasformata in luogo di detenzione e di tortura per i sospettati di connivenza con la Resistenza, arriva al Polo del ‘900. I veri protagonisti saranno i torinesi che, insieme ai “nuovi cittadini”, aiuteranno a generare interconnessioni e riflessioni sul significato di alcune parole chiave, quali “democrazia”, “memoria”, “libertà”. Il percorso sarà costruito sul territorio, determinando la creazione di una mappa geolocalizzata che rappresenterà il cambiamento del territorio e permettendo lo sviluppo di una performance finale che si terrà nel Polo del ‘900, per celebrare il 70° anno della Liberazione. Sempre martedì 28, alle 17.30 presso la Sala conferenze del Museo Diffuso, per il ciclo di puntate del programma Palinsesto della storia – Il ricordo della Resistenza di Bruno Gambarotta e Gianni Perona del 1985 è prevista la proiezione del documentario Fabbriche, risaie e valli alpine – Biella, Vercelli e Cuneese, a cura dell’ANCR, in collaborazione con Rai Teche, Museo Diffuso e Istoreto.
Il ciclo di puntate prosegue mercoledì 29 aprile (ore 17, Sala conferenze del Museo Diffuso) con la proiezione del video Operai e Resistenza a Torino: bombardamenti, scioperi e fabbriche. La persecuzione degli ebrei, a ricordare come la guerra e la resistenza, il lavoro, le differenze sociali e le persecuzioni razziali, sono aspetti drammatici di un’unica Storia. E proprio su questa identità plurale verte la conferenza del ciclo Liberazioni I due volti del ‘900. Società, politica e cultura tra violenza e nonviolenza, nell’ambito di Violenza e nonviolenza culturale. Contro i fanatismi, con Angela Dogliotti Marasso e Mario Martini, a cura del Centro Studi Piero Gobetti (giovedì 30 aprile ore 18, Sala conferenze dell’Istoreto), in contemporanea con Il lungo cammino delle donne tra vincoli e percorsi di emancipazione per il ciclo La Libertà inquieta (ore 18, Sala conferenze del Museo Diffuso), in dialogo Donatella Sasso con Marco Brunazzi e Claudio Vercelli, a cura dell’Istituto Gaetano Salvemini.
La riflessione sul lungo percorso che condusse le donne alla conquista dei diritti e delle libertà, iniziato proprio con la partecipazione attiva e il ruolo fondamentale svolto dalle partigiane durante la Resistenza, conclude infine il programma.
www.polodel900.it