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L’inaugurazione del nuovo anno accademico che si svolgerà in streaming dalla Sala dei 40 di Palazzo Bo mercoledì 18 marzo alle ore 15, con la partecipazione del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e dell’architetto britannico David Chipperfield, apre il percorso di avvicinamento alle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ateneo nel 2022.
Il conto alla rovescia è iniziato: tra i più antichi e prestigiosi atenei del mondo, nel 2022 l’Università di Padova compirà 800 anni. L’importante ricorrenza sarà celebrata da un ricco calendario di appuntamenti, incontri, conferenze ed eventi speciali. Un programma che prenderà ufficialmente il via mercoledì 18 marzo 2020 alle ore 15 con l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico, primo appuntamento del percorso Loading 800, in avvicinamento al 2022. Durante la cerimonia, oltre all’intervento del Rettore, sono previsti quelli del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, dell’architetto David Chipperfield, la Prolusione della professoressa Stefania Bruschi, Direttrice del dipartimento di Ingegneria Industriale e, in via straordinaria, quelli di due medici specializzandi di Pronto Soccorso e Rianimazione, oltre a una tirocinante di Scienze infermieristiche. Sarà possibile seguire la cerimonia in live streaming sul sito dell’università www.unipd.it e sui suoi canali social @universitapadova (Facebook), @UniPadova (YouTube).
«Il Paese non si ferma, l’Università di Padova nemmeno. Per questo abbiamo deciso di non posticipare l’inaugurazione dell’anno accademico – spiega il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Un momento solenne e identitario per il nostro ateneo, che non si terrà nell’Aula Magna gremita come al solito, ma sarà trasmesso in streaming dalla Sala dei Quaranta, accanto alla cattedra di Galileo, che trascorse a Padova, come lui stesso disse, i 18 anni migliori della sua vita. Abbiamo scelto di dare un segnale forte, utilizzando la stessa modalità che l’ateneo attua da giorni, ormai, per la sua attività didattica. Una scelta di coerenza con il nostro passato: l’Università di Padova non si è mai fermata, neanche nei momenti più difficili della storia patria, così come ricorda la medaglia d’oro al valor militare che ci è stata conferita perché fummo, nel corso del secondo conflitto mondiale, “tempio di fede civile e presidio di eroica resistenza”. L’Aula Magna vuota ricorda il sacrificio, temporaneo, che stiamo vivendo di fronte ad un’emergenza sanitaria senza precedenti nella storia recente – continua Rizzuto –. Ma parleremo dalla sala che ricorda quaranta studiosi stranieri, emblema della vocazione internazionale del nostro ateneo: a questo proposito non posso non esprimere preoccupazione per le restrizioni imposte da diversi Paesi all’ingresso dei nostri studenti. Non possiamo fermare quello scambio di giovani e idee che contraddistingue l’Europa contemporanea: per questo chiediamo al Governo di trovare un’intesa efficace con i Paesi partner, nel rispetto della loro legittima volontà di tutelare la salute dei cittadini».
Il percorso di Loading 800 proseguirà nei prossimi mesi con una serie di tappe che si svilupperanno lungo tre assi d’intervento, gli stessi che saranno poi al centro del programma del 2022: la valorizzazione e la condivisione del patrimonio scientifico, culturale e artistico dell’Ateneo, il recupero e il racconto della storia dell’Università e dei suoi protagonisti e un palinsesto di eventi pubblici aperti alla contaminazione tra i linguaggi e i saperi.
Nel primo filone – idealmente lanciato nel 2019 dall’inaugurazione a Palazzo Wollemborg del primo Museo universitario di Geografia in Italia – rientrano la realizzazione di un sistema museale integrato, il restauro e la riorganizzazione di Palazzo Cavalli (sede del nuovo Museo della Natura e dell’Uomo, che avrà compiti di ricerca e comunicazione scientifica) e i preparativi per un’altra importante ricorrenza attesa nel 2022, i 25 anni come sito Patrimonio Unesco dell’Orto botanico (il più antico del mondo ad aver mantenuto la sede originaria). Un altro progetto dai forti tratti simbolici è il restauro della Sala dei Quaranta, la sala che conduce alla storica Aula Magna di Palazzo Bo e che ospita anche la celebre Cattedra di Galileo: la sala è così chiamata perché ospita i ritratti di altrettanti illustri studenti internazionali che hanno attraversato la storia dell’Ateneo; è in corso una campagna di fundraising per il restauro delle quaranta tele e ventuno sono già state “adottate”.
Il secondo asse d’intervento mira alla rilettura della plurisecolare storia dell’Ateneo e coinvolgerà direttamente il mondo dell’editoria. Nascerà infatti una nuova collana di studi storici sull’Università di Padova in collaborazione con la casa editrice Donzelli; fondata su solide ricerche d’archivio condotte da giovani storici e storiche dell’Ateneo, questa collana rileggerà il percorso padovano in chiave europea, tra spazi e forme della libertas e il suo ruolo negli sviluppi dei saperi umanistici e scientifici. Altre due collane, di narrativa illustrata e divulgazione scientifica, sono destinate invece a ragazze e ragazzi, in collaborazione con Carthusia ed Editoriale Scienza. Il racconto e la divulgazione dei primi 800 anni di vita dell’Università avverrà anche attraverso la partecipazione a incontri, conferenze e tavole rotonde organizzate in alcuni tra i maggiori saloni letterari e festival culturali/scientifici italiani.
La terza direttiva consisterà infine in un ricco palinsesto di eventi pubblici e mediatici, che potenzieranno il già nutrito cartellone di manifestazioni permanenti, festival ed eventi del programma di Universa, il tradizionale palinsesto annuale di eventi dell’Ateneo. L’avvicinamento al 2022 passerà attraverso le Padua Freedom Lectures, lo sviluppo di progetti come Otto100 (vincitore della Call for ideas rivolta agli studenti, che vedrà otto studentesse diventare ambasciatrici e blogger per l’Ateneo) e nuove iniziative che coinvolgeranno gli Alumni dell’Università, in una progressione a cui si aggiungeranno via via appuntamenti speciali (concerti, rappresentazioni teatrali, reading, partnership culturali, artistiche, scientifiche e sportive) destinati ad attirare l’attenzione del pubblico e dei media verso Padova e verso un’Università dalla storia unica per estensione, eccellenza e visione.
Ottocento anni di cammino all’insegna della libertà di pensiero, di espressione, di cultura, di religione. Vissuti e combattuti per fare in modo che – attraverso la condivisione del sapere e della conoscenza – queste libertà fossero garantite a tutti, come testimoniano pagine di storia popolate da illustri esempi e modelli: da Galileo Galilei, che ricordava i 18 anni trascorsi a Padova come “gli anni migliori di tutta la mia età”, a Elena Lucrezia Cornaro, che nel 1678 fu la prima donna laureata al mondo, fino al coraggioso discorso del 1943 del Rettore Concetto Marchesi, vero e proprio invito alla lotta contro il fascismo, testimonianza di un desiderio di libertà che non si è mai limitato solo al pensiero (l’ateneo patavino è l’unico in Italia a esser stato insignito della medaglia d’oro al valor militare dopo la Seconda Guerra Mondiale).
Fedele alla propria storia e allo spirito che nel 1222 spinse un gruppo di studenti e docenti ad abbandonare Bologna per creare un nuovo “Studio”, l’Università di Padova celebrerà i suoi primi 800 anni pensando già ai prossimi 800: ragionando su nuove sfide, elaborando nuove idee e aprendo nuovi spazi in città. Sempre seguendo la filosofia scolpita nel suo motto: Universa Universis Patavina Libertas, “tutta e per tutti, la libertà nell’Università di Padova”.