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20 ottobre 2021. La scienza come libertà e liberazione, ovvero come ricerca senza coercizioni ma anche, spesso, senza obiettivi precisi, e via di emancipazione da ignoranza e paure: questo il cuore dell’appuntamento con la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo venerdì 29 ottobre (ore 17, Sala dei Giganti) all’Università di Padova, nell’ambito delle Padua Freedom Lectures, serie di conferenze dedicate al tema della “libertà”, emblema della missione dell’Ateneo, che si appresta a celebrare i suoi 800 anni di storia, nel 2022. A introdurre l’incontro – trasmesso anche in diretta sul sito dell’università www.unipd.it e sul canale YouTube @UniPadova – sarà la Rettrice Daniela Mapelli, che lascerà poi la parola alla protagonista della lectio per entrare nel vivo del tema, a partire da una constatazione che è, insieme, un invito: “armati di scienza”, nel duplice senso di coloro che posseggono gli strumenti della scienza e li usano per migliorare la vita e la società umane, e di incoraggiamento ad abbracciare la scienza e il suo metodo come arma per difendersi da errori e superficialità. Ragionamenti e riflessioni che proseguiranno nel dialogo con Rosario Rizzuto, già Rettore dell’Università, e coinvolgeranno attivamente il pubblico, ripercorrendo quei momenti chiave della storia e della ricerca scientifica che dimostrano quanto, proprio come un accento ha il potere di cambiare il significato di una parola, così il metodo scientifico da oltre quattro secoli continui a dare un senso sempre nuovo alle nostre conoscenze, costituendo uno speciale punto di riferimento “mobile”.
Per quanto esatta, infatti, la scienza è in costante movimento, pronta ad auto-smentirsi, ad auto-criticarsi, non essendo una religione né avendo dogmi: non vi è risultato scientifico che, in determinate condizioni e secondo regole precise, non possa un giorno essere corretto o superato, e ogni affermazione che voglia dirsi scientifica deve passare il vaglio di prove e verifiche. Per questo Armati di scienza (Raffaello Cortina Editore, 2021) è anche il titolo scelto da Elena Cattaneo per il suo ultimo saggio: il carattere sperimentale, la trasparenza e la ripetibilità, il rigore del metodo scientifico, ne fanno un’arma di libertà e uno strumento indispensabile per costruire un futuro giusto ed equo per ciascuno di noi, fondato su basi solide e governato da leggi affidabili. Non solo quelle della scienza, naturalmente, la quale è infatti in costante dialogo, non senza momenti di complessità e di sfida, con la politica e l’informazione: la conoscenza è un tutto unico e interconnesso, un’avventura a più voci che procede libera, talvolta con una meta precisa, talvolta correndo verso l’ignoto, ma sempre riservando straordinarie sorprese.
Elena Cattaneo è professore ordinario di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano e accademico dei Lincei. Dirige il Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano in convenzione con l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare. È inoltre co-fondatore e direttore di UniStem presso l’Università di Milano. È nota per gli studi sulla malattia di Huntington, sulla quale lavora con l’obiettivo di capirne i meccanismi patogenetici, rallentarne il decorso o bloccarne l’insorgenza. È autrice di Ogni giorno tra scienza e politica (Mondadori, 2016) e Armati di Scienza (Cortina, 2021). Il 30 agosto 2013 è stata nominata senatrice a vita dal presidente Giorgio Napolitano.