CATEGORIA Festival
“Preferisco di no”. Un’obiezione ferma e concisa, gentile ma irriducibile, per esprimere il proprio dissenso contro l’opacità dei tempi. Un rifiuto che non si nutre di ostilità, paura o individualismo, ma da uno scrupolo interiore che impone di proteggere la propria umanità e quella degli altri. Anche quando il prezzo della scelta è alto.
Al no che punge le coscienze, che apre invece di chiudere, che non si nasconde nel gregge e non ringhia con il branco, è dedicata la XIV edizione di Torino Spiritualità, dal 26 al 30 settembre 2018.
Lezioni, dialoghi, letture e spettacoli per affermare che l’essere umano non è solo ciò che fa, ma anche ciò che sceglie di non fare, di non accettare, di non legittimare. Una “scelta in negativo” che pressioni, spinte e conformismo non riescono a scuotere, che mentre nega allo stesso tempo afferma. Che cosa? Che qualcosa di incalpestabile esiste, e bisogna proteggerlo dalla morsa del mondo.
Tra gli ospiti attesi a Torino, Asha Phillips, autrice del long-seller I no che aiutano a crescere e il parroco di Aleppo Ibrahim Alsabagh, che testimonia la resistenza contro la violenza della guerra. Di margini di libertà parlano il fisico ed esperto di Taoismo Augusto Shantena Sabbadini, il filosofo francese François Jullien e Fredrik Sjöberg, scrittore e biologo svedese. E quanti sono i “no” della letteratura? Da Antigone al barone rampante di Italo Calvino, una panoramica di disobbedienti con la scrittrice Edith de la Héronnière. Non manca nell’olimpo dei ribelli senza causa il nome di Charles Bukowski, di cui Massimo Popolizio porta in scena Post Office. Del potenziale sovversivo della musica parla Francesco Guccini, mentre di scelte e coerenza tratta il ciclo a cura di Marco Belpoliti, con, tra gli altri, Giovanni Lindo Ferretti e Mariangela Gualtieri. Ma nell’epoca della fretta anche prendersi il tempo disteso del cammino è un gesto resistente. Ne parla l’esploratore norvegese Erling Kagge, primo uomo a raggiungere il Polo Sud in solitaria. Del no a una via già tracciata parla invece Lama Gomo Tulku Rinpoche, che, consacrato Lama, ha deciso per una carriera da rapper. Ma dei no che cambiano la vita raccontano anche due eremite, Antonella Lumini, che vive un ritiro cittadino, e Paola Biacino, diventata suora dopo un matrimonio annullato, che vive da sola in una baita a mille metri d’altezza. E ancora, a riflettere sul “no” tra rischi, responsabilità e sovversioni, le voci di Amira Hass, Gino Strada, Alberto Maggi, Corrado Pensa, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Maggiani, Stella Morra, Luigi Verdi, Umberto Galimberti, Franco Berrino, Massimo Recalcati, Paolo Nori, Andrea Moro, Enzo Bianchi, Johnny Dotti, Mauro Magatti, Gabriella Caramore, Vittorino Andreoli. E tra tanti rifiuti esemplari, un focus speciale dedicato all’avversario per eccellenza, allo spirito “che sempre dice no”: il diavolo, che Ermanno Cavazzoni, Vito Mancuso, Paolo Scquizzato, Giannino Piana, Giulio Busi e Demetrio Paparoni osservano attraverso le lenti dell’arte e della mistica.
Per chi vuole scoprire l’avventura nascosta in ogni passo ci sono invece le Camminate Spirituali: nei due fine settimana che precedono l’inaugurazione del festival, otto percorsi tra boschi, valli e montagne.
Il programma completo è presentato in conferenza stampa martedì 4 settembre, ore 11.30, presso il Circolo dei lettori di Torino, via Bogino 9.
Torino Spiritualità è un progetto del Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.